Campionato del Mondo di Motocross: Round 4 – Brasile
24.05.2011
I pneumatici Pirelli hanno letteralmente dominato il Gran Premio del Brasile, quarta prova del campionato del mondo di motocross, che si è svolto il 21 e 22 maggio. Sia il podio della MX1 che quello della MX2 sono stati infatti monopolizzati da piloti in gara con le coperture Scorpion MX, che dopo il GP sudamericano occupano le prime cinque posizioni della classe regina e le prime tre della categoria riservata alle 250. Nella MX1 l’ufficiale Yamaha David Philippaerts ha centrato la sua prima vittoria stagionale grazie al secondo posto ottenuto nella prima manche e alla prima posizione conquistata in quella successiva, garantendosi il gradino più alto del podio davanti al campione in carica Antonio Cairoli e al pilota Suzuki Clement Desalle che ha mantenuto la leadership del campionato davanti a Max Nagl e Cairoli. La quarta piazza è andata a Steven Frossard, seguito dagli altri piloti Pirelli Steve Ramon e Max Nagl. L’olandese della KTM Jeffrey Herlings si è invece imposto nella MX2 dopo essersi spartito un primo ed un secondo posto col compagno di squadra Ken Roczen che rimane al vertice della graduatoria iridata. La terza piazza è andata in entrambe le manche al portacolori Yamaha Gautier Paulin, il quale si è lasciato alle spalle l’inglese della Kawasaki CLS Tommy Searle che ha consolidato la terza piazza in campionato.
“E’ stata un’altra giornata esaltante per i nostri prodotti – ha commentato il racing service manager Giovanni Gatti che ha approfittato della trasferta oltreoceano per visitare l’R&D Pirelli di Santo Andrè assieme al responsabile offroad Paolo Brivio – ed in modo particolare per le MidSoft 32 che sono state utilizzate da tutti i piloti Pirelli. Così come nel GP precedente anche in questa occasione i piloti della Kawasaki Pro Circuiti Searle e Anstie hanno però corso con la misura posteriore 120/80-19 della quale si sono detti molto soddisfatti».
Il campionato ora prende una settimana di pausa, e ritorna in pista il 6 giugno per disputare il Gran Premio di Francia.
- Il pneumatico con gli appici in Kevlar® per una guida ancora più precisa - Combina i materiali più innovativi come l'utilizzo del Kevlar® negli apici e la nuova mescola con le nanoparticelle motorsport, tutto con le caratteristiche di costruzione Touch Technology, il nuovo Dunlop SP Sport Maxx TT è un pneumatico disegnato per portare le prestazioni ad un livello superiore. - Migliora la qualità della risposta dalla strada e la precisione di guida - Maneggevolezza eccellente sull'asciutto e sul bagnato - Migliora la stabilità in curva e la precisione di sterzo - Migliore frenata sull'asciutto e sul bagnato - Resistenza all'acquaplaning elevata - Migliore risposta dalla strada, più stabilità e precisione
Precisione di guida senza pari.
Gestione eccellente e transizione più fluida dalla curva al rettilineo.
Eccezionale aderenza e frenata.
Season
MT2 - Kevlar Pulp,MT3 - Maximum Flange Shield temperature range (MFS),MT5 - Jointless Belt (JLB),MT6 - Nanoparticles,MT7 - Dual Silica Compound,MT8 - Silica-Plus Compound,TT1 - Asymmetric Tread Design,TT2 - Flatter Tread Profile,TT4 - Multi Radius Tread,TT5 - Specific Bead Seat System,TT6 - Variable Land to Sea Ratio
Disegno del battistrada asimmetrico
Profilo del battistrada più piatto
Tecnologia a raggio variabile MRT (Multi Radius Tread)
Sistema specifico per il tallone
Rapporto vuoti-pieni variabile
Mescola in Kevlar®
Bordo di protezione MFS (Maximum Flange Shield)
Tecnologia priva di giunture (Jointless Belt - JLB)
La famiglia Rosso cresce in sportività e grip sul bagnato
La famiglia Pirelli Rosso fa un ulteriore balzo in avanti e, dopo la presentazione statica a EICMA 2010 e inseguito alla nostra prova in Spagna sulla Ducati Diavel, il nuovo Diablo Rosso II debutta ora sul mercato con l'ambizione di divenire un riferimento tra le coperture sport-tourer adatte anche all'uso quotidiano.
UNA GENERAZIONE VINCENTE Dopo circa sette anni di esperienza in Superbike, anche l’ultimo nato della Generazione Rosso, nonostante non sia stato concepito per l’utilizzo in pista, punta a soddisfare anche gli appassionati della guida sportiva sostituendo il Diablo Rosso e, in alcuni dettagli, avvicinandosi al Corsa. In Pirelli la filosofia “We sell what we race, we race what we sell” quindi a rappresentare una regola quando si tratta di progettare un nuovo pneumatico, specie se parliamo di una gomma che deve soddisfare gli esigenti motociclisti stradali, un pubblico “tosto” e variegato. Se infatti il Campionato WSBK richiede coperture specifiche per l’utilizzo esclusivamente race, un modello come il Diablo Rosso II deve invece soddisfare molte tipologie di motociclisti e altrettante condizioni, sia sull’asciutto che sul bagnato.
UN UPGRADE A TUTTA TECNOLOGIA Sul Diablo Rosso II tutta la tecnologia maturata da Pirelli nel WSBK è stata utilizzata per offrire alla clientela stradale il giusto equilibrio tra prestazioni e durata chilometrica (stimata in 12.000 km all'anteriore e 8.000 km al posteriore). Diablo Rosso II cambia nel disegno del battistrada, realizzato grazie alla tecnologia brevettata “FGD” (Functional Groove Design) che ha reso possibile ottenere una maggiore superficie di contatto (+2%) rispetto al Diablo Rosso precedente. Inoltre, sempre per massimizzare il grip, è stata utilizzata la tecnologia bi-mescola al pneumatico posteriore: una mescola più morbida interessa infatti le spalle, mentre una ad alta densità al centro (ECC Extreme Cohesion Compound) occupa il 75% del battistrada e assicura una miglior tenuta sul bagnato. Presente anche sul Diablo Rosso II la tecnologia EPT (Enhanced Patch Technology), per superfici di contatto ottimizzate su tutti gli angoli di piega, mentre per massimizzare l’area di contatto interviene anche il design del profilo ICS (Integrated Contour Shaping).
DISEGNO BATTISTRADA: TRA ROSSO E CORSA “Diavoli che vincono non si cambiano”? Quasi. Il nuovo Diablo Rosso II eredita soluzioni tecniche e design sia dal precedente Rosso che sostituisce che dal race-oriented Corsa, che affianca in listino. In particolare, l’anteriore del Rosso II deriva più da vicino dal Corsa, mentre il posteriore risulta essere più simile al Rosso con un rapporto pieni/vuoti diminuito del 2%. Nonostante gli incavi al posteriore siano diminuiti, la capacità drenante non è variata e questo lo si deve alla particolare mescola utilizzata. La fascia di mescola centrale occupa il 75% del battistrada ed è infatti composta da polimeri con un alto peso molecolare, il che si traduce in resistenza all’abrasione e stabilità, oltre ad un alto livello di silice che assicura grip su bagnato ("aderenza chimica") ma anche stabilità su asciutto. La rimanente parte - mescola con più Nero Fumo con resine specifiche chiamata “spalla nuda” (25%) - presenta un disegno limitato che porta a una maggiore compattezza della mescola e dunque una migliore regolarità di usura.
PERSONALIZZABILE Come il Diablo Rosso Corsa, anche Diablo Rosso II è personalizzabile grazie a speciali etichette adesive che possono essere create sul sito Web di Pirelli. Si possono scegliere fra numerosi colori e bandiere disponibili e aggiungere a piacere frasi o il proprio nome sull’etichetta, che verrà applicata su entrambi i fianchi dell’anteriore e del posteriore.
LE MISURE DEL ROSSO II L’anteriore del Diablo Rosso II è disponibile nella misura 120/70ZR17, mentre il posteriore è nelle misure 180/55, 190/50, 190/55ZR17, oltre alla misura 240/45ZR17 creata appositamente per il primo equipaggiamento della Ducati Diavel. Le ulteriori misure per il front 110/70, 120/60 e le ulteriori per il rear 150/60, 160/60 sono disponibili da Aprile 2011 mentre la 170/60ZR17 lo sarà dal 2012.
PROVA BAGNATA PROVA… FORTUNATA Non è forse il sogno di ogni motociclista percorrere i leggendari passi della Futa e della Raticosa con un nuovissimo e performante pneumatico calzato sulla moto giusta? Risposta scontata: ovviamente sì. Quello che abbiamo gradito meno durante la nostra breve prova col Diablo Rosso II sono stati i circa 3-5° di temperatura, la pioggia (a tratti misto neve) e la nebbia, condizioni (contrariamente a quel che si può pensare in prima battuta) “ideali” poichè ci hanno fatto apprezzare il grande lavoro svolto dai tecnici Pirelli per rendere questo Rosso II più efficace e sicuro sul bagnato. Ad accompagnarci nel nostro test “in quota” sono state moto dallo stile e dal carattere differente come le quattro cilindri Suzuki GSR750 e Honda CBR600F oltre alla bicilindrica Ducati Monster 796, decisamente a loro agio in abbinamento col Rosso II. Freddo e pioggia: quando ci si trova in queste condizioni la concentrazione alla guida è sempre massima e, in staccata o in piega oppure ancora quando si deve accelerare in uscita di curva, l’attenzione ad ogni minima variazione di aderenza è sempre elevatissima. E così è stato con l’unica differenza che, curva dopo curva, una parte dello "stress da fondo viscido" si è trasformato in piacere di guida grazie al grande feeling che il Rosso II ci ha concesso anche in questa prova bagnata. Sia con l’intuitiva GSR750 (esemplare in prova privo di ABS), che con la più reattiva Monster 796 (esemplare in prova con ABS), il controllo fra le curve del passo appenninico è stato sempre ottimale: nessuna tendenza allo scivolamento in entrata e, anche provocando col gas qualche on/off di troppo in curva, la stabilità non è mai mancata. Con la CBR600F (esemplare in prova privo di ABS) abbiamo invece potuto apprezzare l’ottima azione drenante svolta dall’anteriore, avvertibile soprattutto in fase di frenata, mentre nei cambi di direzione il posteriore seguiva perfettamente la traiettoria impostata. Naturalmente, non auguriamo a nessuno di trovare questo tipo di asfalto nella tanto attesa uscita domenicale, ma se malauguratamente dovesse accadere, il Diablo Rosso II riuscirà comunque a farvi tornare a casa col sorriso...
In questo test abbiamo utilizzato: Casco AGV Giacca, pantalone e guanti Alpinestars Stivaletti TCX
Video
Presentazione Diablo Rosso II Raduno Diablo
Fonte:Omnimoto
**CODICE PROMO: PRDIA25P VALIDO FINO AD ESAURIMENTO SCORTE**
Hankook Tire ha celebrato il 70° anniversario della fondazione della società nel quartier generale di Seoul, in Corea, con una festa a cui hanno partecipato tutti i dipendenti della casa madre. I festeggiamenti sono stati occasione per ricordare i successi dell’azienda fondata nel 1941 e diventata oggi uno dei principali produttori mondiali di pneumatici, ma anche per confermare l’incessante passione e l’entusiasmo con cui Hankook vuole affrontare i prossimi 70 anni.
Nuovo test sui pneumatici 2011; anche per la misura 175/65 R14 T l’ente svizzero, coadiuvato da ACAC (germania) e OAMTC (Austria) sancisce la frenata sul bagnato come fattore atto a differenziare un prodotto scadente da un pneumatico consigliato. Anche per il 2011 il Touring Club Svizzero ha esaminato 30 pneumatici estivi; due le dimensioni esaminate: 175/65 R 14 T e 195/65 R 15 V. A fare la differenza nel test è stata la frenata da 80 km/h su asfalto bagnato: dal risultato è emerso quali sono i pneumatici consigliabili e quali le gomme non adatte. In questo articolo andremo a vedere i risultati dei pneumatici 175/65 R14 T. (Vedi anche Test Pneumatici 195/65 R15)
I test e le prove sui pneumatici effettuate da TCS, ADAC e OAMTC sono atti a rivelare i prodotti idei e quelli no alla circolazione su strada. Per effettuare un test completo sui pneumatici è richiesto un periodo di circa 14 mesi, mesi in cui un team di 10 persone ha modo di valutare circa 1500 pneumatici.
Test Pneumatici su asciutto
Il test durante la prova dei pneumatici accerta il comportamento del mezzo; la vettura deve superare le prove di stabilità di guida, frenata con ABS da 100 Km/h a 0 e handling
Test Pneumatici su bagnato
Su asfalto bagnato la granata viene calcolata da 80 Km/h a 20 Km/h; la pista viene nagnata con uno strato d’acqua da 4 a 7 mm, differenza che permette di valutare il momento in cui la gomma si stacca dalla strada e di conseguenza impedisce la manovrabilità del mezzo.
Rumorosità Gomme
Dopo aver registrato i rumori esterni a 80 Km/h, due tester valutano soggettivamente la rumorosità all’interno dell’abitacolo.
Consumo di carburante
Il consumo di carburante viene calcolato guidando ad una velocità prestabilita; la misura viene effettuata con un misuratore specifico.
Durata Chilometrica
Dopo aver testato numerosi pneumatici su svariati mezzi, viene calcolata la profondità del battistrada residuo. La prestazione teorica in Km da aggiungere viene calcolata dagli enti in base all’usura sino alla profondità minima del profilo legalmente prescritto.
Alta velocità
Per testare la stabilità ad elevate velocità ogni gomma viene testata su un banco prova e portata sino alla propria velocità massima, velocità stabilita dal codice di velocità impresso sulla gomma stessa.
Il Continental PremiumContact 2 è uno pneumatico che vanta prestazioni di prim’ordine e assoluta sicurezza. La configurazione innovativa del battistrada di Continental offre una frenata strepitosa sia su fondo asciutto che su fondo bagnato. La resistenza al fenomeno dell’aquaplaning è garantita dalle scolpiture e scanalature perfettamente angolate, mentre la zona di contatto maggiorata assicura usura uniforme del battistrada e conferisce più stabilità al veicolo. Il Continental Premium Contact 2 è una gomma ideale caratterizzata da uno spazio di frenata breve, da una eccellente stabilità in curva e una notevole risposta alle sollecitazioni di sterzata; garantisce così equilibrio assoluto al veicolo. Per finire, la compatta spalla esterna e il numero ridotto di tasselli presenti nel battistrada assicurano uno straordinario contatto con il fondo stradale. La spalla interna aperta, con scanalature laterali continue e tasselli battistrada maggiorati, riduce la rumorosità esterna e offre una guida confortevole.
Conti Premium ContactTM 2, è il pneumatico ideato dai tecnici della Continental, che sono riusciti a realizzare ulteriori progressi per quanto riguarda lo spazio di frenata, la resistenza all’aquaplaning e la precisione di sterzata. Tutto ciò è stato reso possibile dall’innovativo incavo a 3D nelle scanalature del battistrada e sulla spalla che offre una forte presa sia sulle strade bagnate che su quelle asciutte, nonché un e drenaggio dell’acqua. La realizzazione asimmetrica del battistrada del nuovo Conti Premium ContactTM 2 offre inoltre vantaggi anche in curva, per quanto riguarda la stabilità di marcia e la silenziosità di rotolamento. Il nuovo disegno del battistrada e l’impiego di una mescola al silice della terza generazione hanno inoltre migliorato il chilometraggio del nuovo ContiPremiumContactTM 2.
Caratteristiche:
- Nuova tecnologia costruttiva del battistrada 3D Tech: ottima frenata sia sul bagnato, sia sull’asciutto
- Nuovo disegno elicoidale dei tasselli: eccellente protezione dall’aquaplaning
- Nuovo battistrada asimmetrico a fianchi smussati: stabilità superiore e grande precisione di guida
Rivoluzionaria tecnologia costruttiva “3D Tech”:
La caratteristica distintiva del nuovo ContiPremiumContactTM 2 è la rivoluzionaria tecnologia 3D, che ottimizza le performance di frenata sia su fondi bagnati che asciutti e migliora la protezione contro l’aquaplaning.
Profilo piatto per eccellenti performance di frenata su bagnato e asciutto:
Il cuore della tecnologia 3D è rappresentato dall’alternanza dei fianchi verticali e inclinati delle scanalature. Un disegno esclusivo che stabilizza i tasselli impedendone le eccessive deformazioni e migliorando così il contatto con la strada, soprattutto in frenata.
Speciale disegno tridimensionale dei tasselli per una eccellente protezione contro l’aquaplaning:
Lo speciale disegno tridimensionale dei tasselli genera un effetto a elica che accelera il drenaggio dell’acqua dalla superficie di contatto con il suolo.
Stabilità superiore e grande precisione di guida grazie al disegno asimmetrico del battistrada:
Il battistrada asimmetrico a fianchi smussati migliora decisamente la distribuzione della pressione al suolo, aumentando la superficie di contatto tra il pneumatico e la strada
Controllare la pressione regolarmente garantisce che il pneumatico sia utilizzato in modo ottimale e nella sua totalità. Qualche volta però se notiamo comportamenti fuori dalla normalità, ci troviamo a dare colpa al pneumatico piuttosto che alla nostra mancanza di manutenzione.
I pneumatici sono l’unico punto di contatto tra il veicolo e la strada, quindi importanti per ciò che concerne una guida sicura. Sembra incredibile quanta poca attenzione sia data presti alla loro manutenzione. Federpneus, dichiara in seguito ad una ricerca eseguita dall’ISFORT (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca sui Trasporti), che gran parte degli automobilisti italiani non controlla periodicamente la pressione delle gomme. ( leggi articolo Federpneus: italiani non controllano la pressione dei pneumatici). Non bisogna quindi assolutamente sottovalutare la serietà di questo argomento. Se, per diversi mesi, la pressione dei pneumatici auto non viene controllata, è facilmente probabile che fuoriesca dai parametri standard. In questo caso l’affidabilità del veicolo rischia di essere gravemente compromessa.
Esaminiamo quindi gli effetti di pneumatici auto aventi:
- Pressione troppo bassa (under-inflation)
- Pressione troppo elevata (over-inflation)
Pressione troppo bassa (under-inflation)
In questa situazione i pneumatici si usurano in modo non uniforme. Una troppo bassa pressione provoca in particolare elevata usura della spalla della gomma. Se i pneumatici risultano sgonfi, (anche solamente del 20%), il risultato sarà un’ usura della gomma del 25% superiore al valore normale, quindi un abbondante riduzione della vita del pneumatico auto ed un aumento della spesa complessiva destinata ai pneumatici.
Inoltre l’under-inflation spinge il pneumatico a curvarsi eccessivamente sul fianco, provocando di conseguenza un aumento della temperatura interna che a sua volta può determinare un prematura foratura del pneumatico. In ogni caso, l’uso continuo di pneumatici sgonfi può causare a questi ultimi danni irreparabili.
Con una troppo bassa pressione di gonfiaggio, risulta estremamente difficile gestire le caratteristiche e le prestazioni del veicolo.Il tempo di frenata aumenta, pregiudicando così la sicurezza della vostra auto. Inoltre guidando con pneumatici sgonfi, non si risparmia sui costi del carburante. Un pressione inferiore, (rispetto ai valori indicati dalla casa costruttrice del veicolo), anche solo del 20% aumenta i costi del 3%.
Eaminiamo adesso la situazione opposta: pneumatici troppo gonfi sono abitualmente difficili da maneggiare, in particolare per quanto concerne la frenata e la sterzata. Infatti, un’esagerata pressione del pneumatico riduce la superficie di contatto con la strada. Un pneumatico eccessivamente gonfio si usura più rapidamente. Un ulteriore effetto indesiderato consiste nella diminuzione nel livello di comodità del veicolo.
Cosa fare quindi per preservare i pneumatici da un’usura precoce
Per far sì che i pneumatici auto siano correttamente gonfiati occorre seguire queste semplici regole:
1 – Conoscere la pressione consigliata (indicata nel libretto di manutenzione o molte volte dietro al tappo per il rifornimento del carburante) e RISPETTARLA il più possibile. In alternativa presso i gommisti è possibile consultare una tabella indicante varie pressioni, oppure consultare li stessi (i gommisti) che data l’esperienza maturata sapranno sicuramente indicarvi il giusto valore. Se, caso limite, tutte le precedenti opzioni non fossero attuabili, contattate la sezione tecnica della casa produttrice del veicolo, o i produttori di pneumatici, che dovrebbero essere in grado di fornirvi le informazioni corrette.
2 – Controllare regolarmente (Ogni 2 settimane ) sia le gomme auto utilizzate sia quelle di ricambio.
3 – Controllare la pressione, solo a pneumatico freddo, poiché anche un viaggio abbastanza breve può aumentare il calore interno delle gomme e di conseguenza la pressione.
4 – Caricare eccessivamente il veicolo ha gli stessi effetti dell’ under-inflation, per cui se dovete affrontare un lungo viaggio (con un’auto piena) bisogna aumentare la pressione seguendo le istruzioni del libretto di manutenzione. Non dimenticate di ridurre nuovamente la pressione un volta tornati. In nessun caso caricare il veicolo oltre i limiti consentiti dal libretto, è illegale.